L’Unione industriale di Torino pone da sempre molta attenzione alle startup, in grado di creare nuovi posti di lavoro in settori produttivi ed in servizi altamente tecnologici. Un’attenzione di lunga data e piuttosto articolata che si concretizza, oggi, in numerose azioni di orientamento e supporto da parte di Servizi dell’Unione Industriale, tra i quali in primis il Servizio Economico e finanziario e lo Sviluppo Associativo, disponibili ad accogliere le richieste di consulenze, in tema soprattutto finanziario, delle startup che vi si rivolgono.
Già nel 1984, l’Unione si era occupata del problema redigendo la prima proposta organica per l’introduzione del venture capital in Italia, proposta che era stata trasformata in un ddl dagli onorevoli Facchetti e Sacconi e depositato con il n. 1248 alla Camera dei Deputati, circa 30 anni prima che il tema iniziasse a diventare di moda.
Da sempre inoltre diversi esponenti dell’Unione fanno parte del comitato di valutazione dell’ incubatore del Politecnico di Torino – I3P in cui svolgono un ruolo attivo.
Altro contributo importante è costituito dalla realizzazione dell’ associazione AI3 insieme agli Atenei Piemontesi, al Politecnico di Milano e relativi incubatori, associazione che è riuscita ad ottenere 2,2 milioni di Euro interamente destinati agli incubatori Universitari per lo sviluppo della loro attività, a valere sull’art. 106 della legge 388 del 2000.
Per questo provvedimento erano state presentate ben 110 progetti da raggruppamenti di Atenei di tutta Italia di cui solo 10 approvati, fra cui quello presentato dall’ Unione in nome e per conto degli incubatori Universitari che si era classificato al terzo posto.
L’Unione è stata anche a fianco della Fondazione Torino Wireless nella costituzione di Piemontech, società destinata al fornire seed capital alle start up tecnologiche sottoscrivendone una quota di capitale .
Inoltre, il confidi collegato all’ Unione, Unionfidi Piemonte, offre le proprie garanzie per l’ottenimento di finanziamenti bancari per le start up.
Il rapporto con gli incubatori Universitari, già molto stretto, è stato poi ampliato con la stipula di convenzioni che prevedono che le loro start up possano utilizzare gratuitamente tutti i servizi di consulenza che l’Unione offre alle proprie aziende associate.
Questo per quanto riguarda le start up Hi Tech.
Ovviamente, l’attenzione dell’Unione non si è solo rivolta a questo tipo di start up, molto importanti, ma comprende anche le nuove imprese che, pur non essendo ad alta tecnologia, possano creare nuovi posti di lavoro anche nei settori produttivi e dei servizi più tradizionali, apportando un contributo di idee e spinta imprenditoriale nuovi.
Nell’autunno 2013 l’Associazione ha stipulato una convenzione con il servizio MIP_Mettersi in Proprio, la Camera di Commercio di Torino e con reseau Entreprendre Piemonte, organizzazione che propone tutoraggo volontario e gratuito ai neo imprenditori da parte di altri imprenditori più esperti, dando vita ad un vero e proprio Sportello di Riferimento per le Start-up.
Delegato nonché interlocutore “naturale” con il mondo dei neoimprenditori torinesi è il Gruppo Giovani dell’Unione Industriale, da sempre proiettato sul tema delle startup (non solo quelle ad alta tecnologia) e che vede tra i propri soci una percentuale sempre più alta di imprenditori di prima generazione.
Il GGI è in dialogo costante e molto fitto con l’intero ecosistema torinese delle startup: dagli incubatori 2I3T e I3P dell’Università e del Politecnico di Torino, ad enti ed associazioni attive a sostegno della nuova imprenditorialità o che abbiano tra i propri utenti potenziali giovani imprenditori.
Un network permanente, che permette al GGI di interfacciarsi con la variegata e complessa realtà della nuova imprenditorialità e che ha favorito la realizzazione di momenti di confronto su tematiche di comune interesse – tra cui innovazione, ricerca, trasferimento tecnologico e reperimento finanziamenti - con il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutto il Gruppo Giovani.